La metà delle cause di infertilità di coppia è da ricercare nel maschio.
Si stima che 1 maschio su 3 in tutte le fasce di età sia a rischio di infertilità o disfunzione sessuale.
Secondo l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) l’infertilità è definita una patologia a tutti gli effetti. Ma cosa si intende? L’infertilità è l’incapacità per una coppia di concepimento a distanza di 12/18 mesi di rapporti sessuali non protetti. Si stima che in Italia l’incidenza della “infertilità di coppia” si attesti al 10-15%.
Negli ultimi 20 anni, è diventato un problema in costante aumento. Ci si sposa superati i 30 anni e si fanno figli sempre più tardi. L’allungamento della vita non ha portato a un allungamento dell’età riproduttiva”.
Tuttavia, va precisato, che il problema non riguarda solo le donne, anzi. Il 40-50% dei casi di infertilità, infatti, dipendono da problemi maschili.
Le cause
I problemi principali sono l’azoospermia (assenza di spermatozoi nel liquido seminale), l’oligospermia (ridotta concentrazione di spermatozoi nel liquido seminale), l’astenozoospermia (ridotta mobilità di spermatozoi) e il varicocele (un’alterazione del drenaggio venoso del testicolo). Tra le cause figurano anche stili di vita poco sani, dai problemi di alimentazione (12% dei casi) al consumo di alcol e droghe, fino al fumo, che causa la riduzione del 20% di spermatozoi.
La fertilità maschile può anche essere compromessa da:
- anomalie urogenitali congenite o acquisite;
- tumori maligni;
- infezioni del tratto urogenitale;
- disturbi endocrini;
- anomalie genetiche;
- fattori immunologici.